Il Noratlas, decollato da Neubiberg Monaco all'1.08 e diretto a Torino per caricare pezzi di ricambio aerei e calibri di precisione, lungo la rotta
s'imbattè in pessime condizioni atmosferiche. Il bimotore puntò verso la valle del Rodano per dirigersi verso sud in direzione della Provenza, da dove avrebbe raggiunto la costa ligure di
ponente per poi risalire le Alpi e raggiungere Torino Caselle. Alle sei, il pilota Kurt Schneider comunicò a Nizza che il volo stava procedendo regolarmente e prevedeva di arrivare a
Torino verso le 6.30: fu il suo ultimo messaggio. Il Centro di Soccorso Aereo di Linate avviò le operazioni di ricerca lungo i litorali italiano e francese e il 17 marzo diede la notizia che il
relitto del Noratlas era stato individuato in alta valle Gesso, a circa m 2800 slm. Il giorno successivo una squadra di venti alpini del battaglione Saluzzo raggiunse il relitto ed il 23 furono
recuperate le sei salme.
Il 18 giugno, due ufficiali tedeschi addetti alle indagini salirono con un gruppo italiano sino alla carcassa dell'aereo, ma si rivelò un viaggio
quasi inutile poichè gran parte del relitto era già stata portata via dai valligiani.