Il C-47A era partito alle 9.15 dall'aeroporto di Monaco Neubiberg diretto a Nizza, trasportava diceci passeggeri oltre ai quattro componenti
l'equipaggio. Al mattino del 2 novembre fu inviato un caccia North American P-51 Mustang a cercare il C-47A lungo l'ultima parte del percorso che avrebbe dovuto seguire. Il P-51,
incontrando pessime condizioni meteorologiche, dovette rientrare alla base. Alle 8.30 dello stesso giorno, il Flying Safety di Istres comunicò che era giunta la notizia che l'aereo era
precipitato vicino a Cuneo. Le condizioni meteorologiche al momento del disastro erano pessime per la presenza diffusa di temporali e scarsa visibilità. I rapporti statunitensi indicano
erroneamente sia la zona di impatto (vallone di San Giacomo di Demonte) sia la quota (oltre 2300 m).; infatti il crash avvenne a quota non superiore a 1750 metri. Il comando alleato di
Cuneo Provincial Headquarters Allied Military Government ebbe quasi subito la notizia del disatro: il Col. Clerk fu avvertito alle 19.30 del 30 ottobre dalla tenenza dei carabinieri di Borgo S.
Dalmazzo.
In fotografia, il Cap. Dickens e il sergente Pounney, incaricati di raggiungere il luogo del disastro ed investigare sulle circostanze
dell'incidente; rilevarono che era stato compiuto un vasto saccheggio sia sui resti dell'aereo sia sui corpi delle vittime.